Laurea in architettura e passione per il disegno e l’animazione, sono alla base della mia professione.
Lavoro nel campo della grafica e dell’animazione da 10 anni, ma non per questo dormo sugli allori.
Volevo fare l’architetto e mi sono trasferito da Pesaro a Firenze (abbandonando a malincuore il mare e le vacanze estive infinite) per venirte a conoscere gli artisti rinascimentali di cui mi ero innamorato a scuola. Qui un incontro con un professore mi ha cambiato la vita, non potevo più essere un architetto come tutti. Per cui in parallelo ho iniziato a studiare grafica da autodidatta comprando libri di grafica e comunicazione, frequentando biblioteche e librerie, e diventando amico di un tipografo che mi ha insegnato le regole che solitamente tutti dimenticano: quadricromia, pantoni, stampa in offsett, ecc. Poi grazie allo stesso professore ho conosciuto l’animazione grafica. E se prima mi si era apero un mondo, ora mi si apriva un universo. E il cuore. Alla fine mi sono laureato in architettura, ma ormai ero già scappato con l’amante.
Sono in continua evoluzione, ho sempre in testa più progetti alla volta. Ma il cervello va sempre più veloce della mano, e tante volte quando arrivo alla fase di realizzazione mi sembra già vecchio. Non so se questo sia un bene o un male, ma ho letto da qualche parte che l’insoddisfazione è il motore dei creativi. Mi da fastidio vedere che c’è sempre qualcuno meglio di me. E purtroppo mi basta pigiare sull’cona di Instagram del mio cellulare per vederne a centinaia in tutto il mondo. Per questo non mi fermo mai con la ricerca e lo studio, e durante il periodo di lockdown sono diventato bulimico di corsi e tutorial per continuare a studiare e sperimentare nuove animazioni. Se prima ero forte sull’illustrazione, disegnare e animare in forma semplice e diretta le cose inanimate come le città o i palazzi (ho comunque sempre delle radici da architetto), transizioni, morphing di forme e fake 3d, ora mi occupo anche di Character design per dare vita ad ogni oggetto.
Sono giovane abbastanza da sembrare un ragazzo della new economy, ma abbastanza vecchio per avere una buona esperienza lavorativa. Forse i miei preventivi sono un po’ più cari; ho sempre una famiglia da mantenere, costi fissi e ho fatto la scelta di restare a lavorare in Italia. Questo mi rende un po’ meno competitivo rispetto ai miei competitor molto più giovani di me. Ma più di una volta a fine lavoro il cleinte mi ha fatto intendere che era soddisfatto. Questo non vuol dire che assecondo in toto le sue richieste, ma ci si può tranquillamente trovare nel mezzo (o comunque farglielo credere!).